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Mirella Schott Sbisà, una vita di donna nell’arte e nella cultura di Trieste del novecento

Mirella Schott Sbisà, una vita di donna nell’arte e nella cultura di Trieste del novecentoA

Questa pagina è scaduta il 25/06/2016

COMUNICATO STAMPA

 

Giovedì 16 giugno al Museo Sartorio di Trieste presentazione del libro

Mirella Schott Sbisà, una vita di donna nell’arte e nella cultura di Trieste del novecento

 

Il volume rientra fra le iniziative promosse dal Soroptimist Club di Trieste nel 65° anniversario della fondazione, che vide la Schott fra le socie fondatrici.

 

Giovedì 16 giugno alle 18.30 al Museo Sartorio di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII, 1) avrà luogo la presentazione del libro Mirella Schott Sbisà, una vita di donna nell’arte e nella cultura di Trieste del Novecento, curato da Paola Sbisà ed edito da Vita Activa. Il volume, ricco di molte notizie e immagini inedite d’epoca, ripercorre, a un anno dalla scomparsa, la vita privata e artistica della pittrice, che fu anche valente incisore, giovane allieva e moglie del pittore, scultore, ceramista e incisore Carlo Sbisà. Introdurranno la pubblicazione la presidente del Soroptimist Club di Trieste Marina Tutta, la direttrice dei Civici Musei Bianca Cuderi e l’arch. Marianna Accerboni, autrice del testo critico presente nel libro, con interventi di Paola e Marina Sbisà, figlie dell’artista. L’iniziativa rientra tra quelle promosse, organizzate e sostenute dal Soroptimist Club di Trieste nel 65° anniversario della fondazione, che vide Mirella tra le socie fondatrici.

La pubblicazione contiene la trascrizione delle memorie inedite della Schott Sbisà, raccolte dalla figlia Paola attraverso un lavoro certosino di grande impegno e accuratezza: un amarcord interessantissimo che prende il via, illustrato da numerose foto d’epoca inedite e da diverse opere dell’artista, che testimonia la sua attività pittorica, incisoria e di ceramista, lungo un itinerario di quasi un secolo, che inizia con la nascita di Mirella a Trieste nel 1921 e si conclude con la sua morte avvenuta nella città d’origine lo scorso anno.

Il volume rappresenta anche un’interessante e dettagliata testimonianza e uno storico, inedito squarcio sulla vita e la cultura artistica cittadina e sui costumi e i rapporti sociali esistenti a Trieste dalla fine dell’Ottocento lungo tutto il secolo breve.

 

Nel corso della sua lunga attività Mirella Schott Sbisà ha partecipato a esposizioni di grande prestigio come la Biennale di Venezia del ’48 e del ‘64, la Quadriennale di Roma del ’50, la IX e X Triveneta di Padova; a tutte le mostre del Sindacato Regionale Artisti di Trieste e alle più importanti rassegne in rappresentanza degli artisti triestini in Italia e all’estero. Di particolare rilievo appaiono la mostra antologica dedicatale nel 2004 a Palazzo Costanzi dal Comune e quella di sola grafica alla Biblioteca Statale nel 2006. Nel ’65, tralasciata la pittura d’inclinazione postcubista, si è dedicata soprattutto alla calcografia, in cui si coglie, come nelle ultime opere pittoriche, la rappresentazione poetica, appassionata e nel contempo sobria, del mondo naturale e dei suoi segreti, svelati anche attraverso un’elevatissima capacità tecnica.

Nel ’60, quando Carlo Sbisà fondò la Scuola Libera dell’Acquaforte, lei gli fu accanto e successivamente alla sua morte, avvenuta tre anni dopo, prese in mano le redini dell’istituzione, che ha formato generazioni d’artisti nell’arte incisoria, conducendola e insegnandovi con fermezza, costanza e determinazione fino al 2003, quando cedette il timone a Furio De Denaro, passato poi nel 2008 a Franco Vecchiet, che tuttora la dirige.

 

ll Soroptimist International Club è un’organizzazione mondiale di donne con elevata qualificazione, impegnate negli affari e nelle professioni che opera attraverso progetti per la promozione di azioni tese a creare opportunità per l’avanzamento della condizione femminile. I suoi valori etici principali sono sostenere i diritti umani per tutti, la pace nel mondo e il buonvolere internazionale, il potenziale delle donne, la trasparenza e il sistema democratico delle decisioni, il volontariato, l’accettazione delle diversità e l’amicizia.

 

Il Soroptimist International nasce nel 1921 a Oakland negli USA, il primo Club Europeo a Parigi nel 1924, la Federazione Europea nel 1930.

Il primo Club in Italia è fondato a Milano nel 1928, l’Unione Italiana nel 1950:

oggi conta quasi 147 Club con circa 5.500 Socie ed è in fase di espansione. Nel giugno 1951 si costituisce, per volere di 19 socie, il Soroptimist International Club di Trieste, sesto in Italia, che attualmente conta 43 socie. In questi 65 anni ha realizzato progetti di notevole livello nel settore culturale, ambiente, economia, salute, arte, rapporti sociali e questione femminile, sostegno ai bambini e ai giovani. In occasione del 65° anniversario della fondazione la presidente Marina Tutta e le socie hanno voluto festeggiare l’importante ricorrenza con tre interessanti eventi aperti al pubblico.

Oltre alla presentazione del libro sulla Schott Sbisà di giovedì 16 luglio al Museo Sartorio di Trieste, venerdì 17 giugno alle 12 all’Archivio di Stato (via Lamarmora 17) avrà luogo l’inaugurazione di una mostra di documenti storici realizzata in seguito al riordino e all’inventariazione dell’archivio di tutta l’attività del Club di Trieste dalla nascita a oggi: un delicato lavoro di ricostruzione che sarà anche l’occasione per ricordare le socie che negli anni hanno animato il sodalizio.
Venerdì 17 giugno alle 18.30 il Teatro La Piccola Fenice (via San Francesco D’Assisi 5) di Trieste, ospiterà inoltre, in collaborazione con il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, un concerto che vedrà protagoniste quattro giovani flautiste allieve dello stesso con il fine di offrire alla città un evento che testimoni l’esistenza di un Club service di sole donne di elevata professionalità, attivo e pronto alla solidarietà.

Il concerto, a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, è infatti finalizzato alla raccolta di fondi per realizzare un service con l’Associazione di volontariato onlus A.B.C. in favore dei Bambini Chirurgici ricoverati all’Istituto Scientifico e di Ricerca “Burlo Garofolo” di Trieste, al fine di contribuire all’allestimento di strutture destinate ai piccoli degenti nei reparti chirurgici e ai genitori che li accompagnano nei percorsi di cura medio-lunga, aiutandoli ad affrontare in modo più consapevole e possibilmente più sereno la malattia dei loro figli.

 

DOVE: Museo Sartorio · Largo Papa Giovanni XXIII, 1 · 34123 Trieste

QUANDO: 16 giugno 2016

ORARIO: ore 18.30

A CURA DI: Paola Sbisà

CATALOGO: si

INFO: 335 6750946

 

Con cortese preghiera di pubblicazione / diffusione

B

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