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Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra. I giovani artisti d’Europa cent’anni dopo

Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra. I giovani artisti d’Europa cent’anni dopoA

Questa pagina è scaduta il 26/12/2016

COMUNICATO STAMPA

 

DAL 4 NOVEMBRE 2016 ALLA BIBLIOTECA STATALE S. CRISE DI TRIESTE LA MOSTRA PAOLO CACCIA DOMINIONI. UN ARTISTA SUL FRONTE DI GUERRA. I GIOVANI ARTISTI D’EUROPA CENT’ANNI DOPO: NELL’ULTIMA TAPPA DEL CICLO ESPOSITIVO DEDICATO AL GRANDE ARCHITETTO-ARTISTA OPERE DI GIOVANI PITTORI E ILLUSTRATORI BELGI E FRANCESI SUL TEMA DELLA GRANDE GUERRA

 

 

Conferenza stampa: lunedì 31 ottobre ore 12

Biblioteca Statale S. Crise di Trieste

(Largo Papa Giovanni XXIII 6, 2° piano)

 

Venerdì 4 novembre 2016 alle 17.30 alla Biblioteca Statale S. Crise di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII 6, 2° piano) avrà luogo, sotto il titolo Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra. I giovani artisti d’Europa cent’anni dopo, la mostra di opere di giovani artisti belgi e francesi, che rappresenta la tappa conclusiva del ciclo espositivo ideato e curato dall’arch. Marianna Accerboni e dedicato al grande architetto-artista-scrittore internazionale (Nerviano, Milano1896 - Roma 1992), attivo negli ultimi trent’anni di vita nella nostra regione. Il ciclo espositivo ha avuto luogo con molto successo e divulgazione sulla stampa italiana ed estera tra il 2013 e il 2016 in tredici sedi istituzionali a Trieste, Gorizia e Bruxelles. Ora il ciclo si conclude con l’esposizione di una cinquantina di opere - fumetti, disegni, dipinti e computergrafiche - realizzate da una ventina di giovanissimi artisti dell’ Atelier di fumetto e dell’Atelier di arti plastiche del Comune di Woluwe-St-Lambert (Bruxelles - Belgio) e della città di Meudon (Parigi - Francia), proprio in funzione di questa esposizione, tutte ispirate al tema della Grande Guerra o più generalmente a quello della guerra.

L’inaugurazione sarà sottolineata da un omaggio musicale a Belgio, Francia e italia dell’Ensemble Nova Academia di Trieste con il soprano Marianna Prizzon, Stefano Casaccia al flauto dolce, Ennio Guerrato al liuto e Claudio Gasparoni alla vila da gamba. Seguirà una degustazione di vini della Tenuta Baroni del Mestri di Cormons (Gorizia).

 

La mostra si svolge con il Patrocinio del Comune di Trieste ed è organizzata in collaborazione con il Comune di Woluwe-Saint-Lambert (Bruxelles - Belgio), con la Città di Meudon (Parigi - Francia) e l’Associazione Giuliani nel Mondo, presieduta da Dario Locchi, direttore Fabio Ziberna, e il suo Circolo di Bruxelles, presieduto da Flavio Tossi, e con il sostegno della stessa, dell’Associazione Dario Mulitsch di Gorizia, Soroptimist Club di Trieste, Rotary Club di Muggia, Klaudij Jakoncic Flowers, media partner Il Piccolo. Alla vernice parteciperanno, giunti appositamente dal Belgio per l’occasione, il sindaco Olivier Maingain, l'assessore alle relazioni europee Philippe Jacquemyns e Véronique Dumoulin, capo servizio relazioni esterne del Comune di Woluwe-St-Lambert.

L’esposizione rientra nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale. Rimarrà visitabile fino al 30 novembre per trasferirsi dal 5 dicembre 2016 al 5 gennaio 2017 alla Biblioteca Statale Isontina di Gorizia.

 

In mostra opere di 11 artisti di Woluwe-St-Lambert presenti con 26 lavori, tra fumetti, realizzati in seno a un Atelier appositamente dedicato a tale arte e disegnati da Adriano, Leo, Bélen Climent Pérez, Donald Christos e da un autore anonimo, e dipinti ad acrilico, talvolta mixato a pennarello Posca, realizzati nell’ambito dell’Atelier di arti plastiche da Vassilina Gorlenko, Olivia Dieudonne, Aleksandra Krynicka, Vaiva Mikenaite, Nada Saoudi Mans, Louise Vitolo. Sette sono invece gli artisti provenienti da Meudon, presenti con 22 lavori, tra fumetti e dipinti realizzati a computergrafica: Victor Abbe, Adel Bonner, Lily Bonner, Mateo Belchior, Guillame Durand, Salomé Danzer, Alice Dumenc - Peltekian.

 

Le opere in mostra sono create da giovani artisti belgi di Woluwe-Saint-Lambert, uno dei comuni più eleganti e colti tra le diciannove municipalità che compongono la regione di Bruxelles-Capitale, e da giovani studenti francesi della città gemellata di Meudon (Parigi).

I lavori - fumetti o band dessinée, genere molto amato dagli artisti belgi, accanto a disegni e dipinti, alcuni dei quali realizzati a computer - sono stati eseguiti nell’ambito di atelier de band dessinée (laboratori di fumetto) e d’illustrazione, di arti plastiche e di pittura organizzati dal Comune di Woluwe e da quello gemellato di Meudon in Francia e sono tutti ispirati al tema della Grande Guerra o più generalmente a quello della guerra. A proposito di ciò va rammentato che, se in Italia ricordiamo, quale epicentro della prima guerra mondiale a noi prossimo, il fronte dell’Isonzo, in cui si registrò un numero altissimo di morti e feriti, ancor più duro fu il conflitto in Belgio nelle Fiandre, il cui epicentro era Ypres, città a 120 chilometri circa da Bruxelles.

 

Nella sala delle conferenze, a latere della mostra degli artisti belgi e francesi, è esposto anche un corpus di opere di giovani artisti triestini, goriziani, friulani, austriaci e sloveni sul tema della prima guerra mondiale, in parte costituito da lavori selezionati nell’ambito dell’ultima Biennale Internazionale d’arte Dario Mulitsch e presentate in precedenza da Marianna Accerboni a Trieste e a Bruxelles a corredo della mostra realizzata su Paolo Caccia Dominioni, che è dedicata in particolare alle nuove generazioni. In questa sezione espongono Chiara Bianco, Noa Salonicchio, Matteo Urbano, Ivan Santini, Gastone Bianchi, Delphi Morpurgo, Fabio Benatti, Giacomo Zorba, Carlo Nargiso, Anna Olivotto, Rossella D’Andrea, Audrey Di Fede, Margherita Avvisati, Ilaria Humar, Alessandra Tirel, Samuele Snidero, Alessia Zilli, Anna Ljubas, Florian Napetschnig, Nicole Quantschnig, Laura Legat, Luka Carlevaris, Matija Kos, Tami Kenda, Maja Koder.

 

Nelle bacheche invece la curatrice ha voluto esporre alcuni lavori creati da Dominioni prevalentemente sulla Grande Guerra, per un confronto con quelle dei giovani d’oggi.

Combattente nella 1° e 2° guerra mondiale, egli è stato, tra l’altro, l’autore del Sacrario di El Alamein. Attivo come architetto e artista in tutto il mondo, ci ha lasciato, tra i molteplici soggetti da lui affrontati, dipinti stupendi (e libri di valore) sulla prima e la seconda guerra mondiale e su altri conflitti cui partecipò, realizzati per la maggior parte in diretta dal fronte: così efficaci da essere considerato dal famoso illustratore Hugo Pratt, reputato oggi uno dei migliori disegnatori al mondo, il suo grande maestro.

 

Attraverso le opere dei giovani, eseguite con molta delicatezza,passione, sentimento, partecipazione poetica e con grande spirito critico nei confronti dei conflitti e del dolore causato dall’uomo, la mostra vuole dunque rappresentare l’immaginario artistico contemporaneo relativo alla Grande Guerra (e alla guerra in generale) in rapporto a quello di un secolo fa e del passato, impersonato da Dominioni, dal momento che quest’ultimo combattè appena ventenne nel primo conflitto mondiale nella zona del Carso goriziano (allora Impero Austroungarico, oggi suddiviso tra Italia e Slovenia).

 

L’intensità cromatica, l’incisività del segno e la capacità di fantasticare anche sulle brutalità estreme dei conflitti - scrive Accerboni - rappresentano dei comuni denominatori nell’arte di tutti i giovani presenti nell’esposizione. Un velo di poesia rende infatti più accettabile l’orrore sia nei giovanissimi belgi e francesi che nei giovani triestini, goriziani, friulani, austriaci e sloveni, così come accadde nei dipinti del giovane e coraggioso Caccia Dominioni.

 

L’esposizione - prosegue la curatrice - rappresenta altresì un’occasione d’incontro e uno scambio, nel segno della pace simbolizzata dall’arte, fra giovani di diversi paesi europei, che cent’anni fa combattevano l’uno contro l’altro, e costituisce un motivo di approfondimento della conoscenza tra diversi paesi d’Europa e di diffusione dell’immagine di Trieste nel cuore del continente. Il seguito del progetto prevede un ampliamento degli scambi in più ambiti artistico-culturali tra Trieste e Bruxelles, tema su cui sto lavorando già dalla fine degli anni novanta, in buona parte assieme all’Associazione Giuliani nel Mondo, attraverso varie mostre di artisti triestini da me curate a Bruxelles e l’esposizione a Trieste del pittore belga François Piers.

 

Ancora pochi giorni per visitare alla Biblioteca Statale S. Crise di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII, 6) l’ultima tappa della grande mostra “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra. I giovani artisti d’Europa cent’anni dopo”, ideata e curata da Marianna Accerboni, che venerdì 25 novembre terrà alle 17.30 una visita guidata, seguita da una degustazione di vini della Tenuta dei Baroni del Mestri.

La rassegna, inauguratasi alla presenza del sindaco di Bruxelles-Woluwe-St-Lambert e che rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, propone opere di giovani artisti belgi e francesi dedicate alla Grande Guerra assieme a quelle di giovani triestini, goriziani, friulani, austriaci e sloveni sullo stesso tema. Per creare un confronto fra l’immaginario artistico sulla guerra di un secolo fa, rappresentato dal grande artista-architetto Dominioni, che la dipingeva in diretta e le cui opere sono esposte nelle bacheche, e quello contemporaneo. Giovani divisi cent’anni fa dal conflitto e riuniti ora nel segno della pace simbolizzata dall’arte. Il seguito del progetto prevede un ampliamento degli scambi artistico-culturali tra Trieste e Bruxelles.

È disponibile in mostra il video Ritratto inedito di Dominioni in otto interviste, curato da Accerboni e realizzato grazie alla Pro Loco Redipuglia · Sentieri di pace con il contributo di RFI Rete Ferroviaria Italiana. Allestita con il patrocino del Comune di Trieste e organizzata in collaborazione con Biblioteca Statale Crise (MiBACT), Comune di Bruxelles - Woluwe-St-Lambert, Città di Meudon (Francia) e Associazione Giuliani nel Mondo con il suo Circolo di Bruxelles, e con il sostegno di Associazione Dario Mulitsch Gorizia, Soroptimist Club Trieste, Rotary Club Muggia, Klaudij Jakoncic Flowers, Il Piccolo media partner, la mostra si trasferirà dal 5 dicembre al 5 gennaio 2017 alla Biblioteca Statale Isontina di Gorizia.

 

APPUNTAMENTI COLLATERALI:

 

· venerdì 18 novembre ore 17.30: incontro con Alessandro Gualtieri grande esperto internazionale della Grande Guerra

 

· venerdì 25 novembre ore 17.30: visita guidata con la curatrice Marianna Accerboni

 

 

DOVE: Biblioteca Statale S. Crise • largo Papa Giovanni XXIII, 6 • Trieste

QUANDO: 4 • 30 novembre 2016

ORARIO: da lun a ven 8.30 • 18.30 / sab 8.30 • 13.30

CATALOGO: no

A CURA DI: Marianna Accerboni

INFO: +39 335 6750946 • +39 040 307463

bs-scts.info@beniculturali.it · http://www.bsts.librari.beniculturali.it

 

 

Con cortese preghiera di pubblicazione / diffusione

 

 

 

 

 

 

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