Visitabile fino al 31 ottobre all’Ufficio di Collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles la doppia personale dei pittori Claudio Mario Feruglio e Toni Zanussi: un successo contemporaneo tutto italiano nel cuore d’Europa in una sede brussellese dal fascino speciale
prossimo appuntamento espositivo dall’8 novembre: Giorgio Celiberti
Ci sono ancora pochi giorni, fino al 31 ottobre, per visitare all’Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles la duplice personale dei pittori friulani Claudio Mario Feruglio e Toni Zanussi: con le loro tematiche oniriche e fantastiche e la loro tecnica pittorica ineccepibile e intrisa di felici giochi cromatici e di luce, hanno conquistato il folto pubblico belga e internazionale che ha affollato gli spazi dell’ottocentesca e fascinosa Orangerie, che ospita su tre piani le due mostre. La sede espositiva è situata nel contesto di una tipica ed elegante maison de maître brussellese, situata a due passi dai palazzi della Commissione europea e che ha ripreso nuova vita proprio grazie a queste due mostre. Il fascino d’epoca dell’edificio è stato per altro a suo tempo ben valorizzato dal restauro filologico operato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e impreziosito dai complementi d’arredo di design italiano.
Le due rassegne fanno parte del progetto intitolato L’arte della Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles, ideato e curato dall’architetto triestino Marianna Accerboni, che con questo ciclo espositivo ha voluto portare nel cuore d’Europa la variegata creatività di tale parte del Nord Est italiano. Che si distingue, in quanto regione di confine, per l’intreccio di varie culture: tra queste, in particolare nel campo dell’arte visiva, sono presenti l’influenza veneta e quella veneziana accanto a un’interpretazione del mondo in chiave mitteleuropea.
Per cartella stampa e immagini:
https://bit.ly/CartellastampaFVGArtistiPer le prenotazioni:
https://lc.cx/_5BAZQDopo le mostre di Leonor Fini, Maria Lupieri, Maria Melan, Anita Pittoni e Miela Reina, testimoni dell’avanguardia, Feruglio e Zanussi sono stati assai apprezzati per aver portato a Bruxelles un linguaggio molto personale, interessante e poetico, che trova le proprie radici nell’ascolto della natura e nell’intuizione dell’immanente e dell’invisibile, attraversati da delle digressioni neoromantiche nelle tele di Feruglio e surrealiste nelle composizioni di Zanussi.
Concepite come le altre mostre, quali essenziali antologiche in grado di testimoniare la sperimentazione e l’evoluzione creativa degli artisti, le personali di Feruglio e Zanussi sono promosse e sostenute dalla Regione FVG con Fondazione CRTrieste e altri soggetti e realizzate in collaborazione con l'Ente Friuli nel Mondo.
Il prossimo appuntamento espositivo del ciclo L’arte della Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles prenderà il via l’8 novembre con la mostra personale del maestro friulano Giorgio Celiberti (fino al 10 gennaio 2025), che nell’ambito dell’esposizione festeggerà il suo 95° compleanno, e con le personali del pittore triestino Edoardo Devetta e dell’istriano/triestino Livio Rosignano (16.1 – 21.2.2025), quest’ultime due allestite in contemporanea.
Attraverso tale percorso la curatrice intende testimoniare mediante una breve selezione di valenti artisti del Friuli Venezia Giulia, l'anima e la cultura composita di questa regione, che non è solo speciale sotto il profilo amministrativo, ma lo è anche sotto quello culturale e artistico per le molteplici influenze che ne sottendono la storia e l’anima.
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Prossimo appuntamento espositivo
GIORGIO CELIBERTI (Udine, 19 novembre 1929) pittore e scultore
Considerato tra i più grandi protagonisti dell’arte italiana, è autore di un’estetica al di fuori del tempo. Opera in un vastissimo, scenografico studio/ laboratorio nel cuore di Udine, sua città natale, dove da decenni riesce a raccontare in modo personalissimo e icastico la tragedia della vita ma anche a trasformare e a innalzare magicamente un oggetto di uso comune a multiplo d’arte, destando interesse e stupore per la sua capacità d’intrecciare in esso creatività, funzione, divertissement e un pizzico d’ironia. Conta 76 anni di attività a partire dalla storica Biennale di Venezia del ’48, la prima del dopoguerra, cui partecipò appena diciannovenne.
Ha iniziato il suo percorso artistico studiando a Venezia con Emilio Vedova ed esponendo in seguito nelle più prestigiose manifestazioni artistiche in Italia e all’estero. Capace di intervenire con molta abilità pure nella grande dimensione, ha creato per esempio nel 1991 un affresco di oltre 800 metri quadrati sul soffitto della Sala Celiberti dell’Hotel Kawakyu di Shirahama in Giappone.
La sua creatività è caratterizzata da un forte impegno nel custodire e tramandare la memoria attraverso le opere d’arte come accade per esempio per la tragedia dei bambini ebrei internati e morti a migliaia nel campo di concentramento nazista di Terezin vicino a Praga: un simbolismo essenziale e crudo, che incide la materia di graffi e segni e racconta una vicenda lacerante, ma in esso codici e segnali d’amore, espressi attraverso una gestualità decisa, intensa e fortemente allusiva, lanciano un messaggio di speranza, simbolizzato spesso dal volo delle farfalle, e di luce. Una sperimentazione inarrestabile - espressa attraverso i materiali più vari, dalla pittura alla scultura, dalla ceramica all’affresco, all’incisione – in cui l’esperienza di Terezin, vissuta nel 1965, ha generato una svolta determinante. In tal modo Celiberti appare un vigoroso poeta dell’immagine, che trae dalle memorie più antiche dell’uomo ispirazione e linfa, mostrandosi testimone sensibilissimo del nostro passato più antico e del presente, ma posando lo sguardo al di là e al disopra del reale per cogliere la speranza di un’alba di sogno per il nostro futuro.
Il progetto espositivo è promosso e sostenuto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Associazione Foemina APS di Trieste e realizzato in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e Ufficio di collegamento della Regione FVG a Bruxelles, con il patrocinio del Comune di Trieste, media partner Il Piccolo, quotidiano di Trieste, e con l’organizzazione di Ente Friuli nel Mondo e la partecipazione del Fogolâr Furlan di Bruxelles, la collaborazione di Associazione Giuliani nel Mondo e Circolo AGM di Bruxelles e il contributo di Fondazione CRTrieste, Ciaccio Arte - Big Broker Insurance Group (Milano), Francesco Katalan casa di spedizioni S.r.l. (Muggia, Trieste), Azienda Agricola Zidarich (Trieste), Rotary Club Trieste Alto Adriatico, Biesse Forniture elettriche Studio Luce, Videoest Trieste, Grafica Goriziana.
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L’arte della Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles
La Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles attraverso i suoi artisti
DOVE: Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles
Rue du Commerce 49 – 1000 Bruxelles, Belgio
QUANDO: 12 settembre - 31 ottobre 2024
ORARIO: mattino dal lunedì al venerdì ore 10 – 12
pomeriggio dal lunedì al giovedì ore 15 – 17
(chiuso sabato, domenica e festività)
A CURA DI: Marianna Accerboni
COSTO BIGLIETTO: ingresso gratuito / prenotazione obbligatoria
INFO: uff.bruxelles@regione.fvg.it / website: FVG-Bruxelles
PRENOTAZIONI:
https://lc.cx/_5BAZQ o tramite QR Code qui a destra
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INFO
Marianna Accerboni
Viale della III Armata, 1
34123 · Trieste
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contatto skype: marianna.accerboni
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